Nel cammino verso il Giubileo, che richiama milioni di pellegrini a Roma e mette al centro il tema della salute come bene comune, la prevenzione diventa un atto di responsabilità condivisa. Non riguarda solo noi stessi, ma anche la comunità di cui facciamo parte.
Tra le sfide più urgenti c’è quella delle infezioni da pneumococco, un batterio che può causare polmoniti, meningiti e sepsi, con conseguenze gravi soprattutto nei bambini, negli anziani e nei pazienti fragili.
Oggi la ricerca compie un passo avanti: è disponibile un nuovo vaccino, lo pneumococcico 20-valente, capace di proteggere da 20 varianti del batterio, cinque in più rispetto al vaccino attualmente in uso. Un’arma in più che medici e famiglie chiedono di rendere presto accessibile a tutti.
“Le infezioni da Streptococcus pneumoniae rappresentano una causa importante di morbilità e mortalità in tutto il mondo – spiega la pediatra Valentina Grimaldi, consigliera Omceo Roma – e lo sviluppo di vaccini sempre più ampi rappresenta una risorsa fondamentale per contrastare la malattia”.
I dati di sorveglianza, sottolinea Grimaldi, mostrano infatti un aumento di casi legati proprio a quei sierotipi coperti solo dal nuovo vaccino 20-valente. Per questo motivo Omceo Roma, le società scientifiche e la Società Italiana di Pediatria/Lazio chiedono alla Regione Lazio di introdurlo nel calendario vaccinale al posto dell’attuale 15-valente, garantendolo fin dalla nascita.
La prevenzione non è mai una scelta individuale fine a se stessa, ma un gesto che tutela tutti. “Così come il vaccino antinfluenzale riduce la diffusione del virus – continua Grimaldi – anche la vaccinazione antipneumococcica contribuisce a contrastare l’antibiotico-resistenza, una vera emergenza sanitaria globale. Promuovere il 20-valente è quindi un atto dovuto, che non lascia spazio a esitazioni”.
Nel contesto del Giubileo, dove la città accoglierà milioni di persone e la salute collettiva sarà messa alla prova, ricordare il valore delle vaccinazioni diventa ancora più urgente. Prevenire significa proteggere la comunità, soprattutto i più fragili: un messaggio che si sposa perfettamente con lo spirito di solidarietà che accompagnerà il 2025.