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Vista e solidarietà. A Garbatella, una clinica oculistica gratuita per i più fragili

Vista e solidarietà. A Garbatella, una clinica oculistica gratuita per i più fragili

Continua il viaggio della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia per le strade dei quartieri di Roma.
Nella Casa della Città, a Garbatella – seconda tappa del percorso dopo Tor Bella Monaca – la Fondazione ha allestito una clinica oculistica temporanea gratuita per le persone più fragili. A usufruirne, dal 9 al 20 giugno, saranno quasi settecento persone povere, emarginate o in condizioni di disagio sociale e sanitario.
L’iniziativa rientra nel percorso delle “Giornate della Vista”, avviato da EssilorLuxottica in occasione del Santo Giubileo 2025, e messo in campo grazie ai medici dell’Unità Operativa di Oftalmologia del Policlinico Umberto I. «Siamo lieti che questa iniziativa coinvolga attivamente tutti i nostri giovani medici, impegnati nel fornire prestazioni sanitarie a persone in condizione di fragilità – afferma Leopoldo Spadea, Direttore della U.O.C. Oftalmologia - Clinica Oculistica al Policlinico Umberto I di Roma –. È un’opportunità preziosa per promuovere concretamente la prevenzione visiva e per rafforzare nei nostri professionisti più giovani il senso di responsabilità sociale che deve sempre guidare la professione medica».
Un’esperienza unica e dal forte valore sociale, radicata concretamente negli spazi della città. «Come Assessorato al Patrimonio crediamo che gli spazi pubblici debbano essere luoghi vivi, aperti al servizio della collettività – spiega Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e Politiche abitative del Comune di Roma –. È con questo spirito che abbiamo deciso di mettere a disposizione della Fondazione la Casa della Città, recentemente rinnovata, per ospitare e patrocinare questa iniziativa di alto valore sociale».
Valorizzare opportunità a sostegno delle persone fragili è di grande importanza, a maggior ragione se fatte per aiutare a recuperare un bene prezioso e irrinunciabile come la vista. «Iniziative come questa rappresentano un modello di salute pubblica, perché attuano il concetto di assistenza di prossimità: un'assistenza capace di avvicinare la cura al paziente, di intercettare i bisogni laddove nascono e di offrire risposte tempestive, efficaci e accessibili a tutti – afferma Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute –. Come Ministero della Salute, guardiamo con grande favore a progetti come quelli promossi dalla Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, perché mettono in sinergia l’impegno delle istituzioni, la generosità del volontariato e la competenza dei professionisti sanitari, per far sì che il diritto alla salute venga sempre garantito, anche a chi vive in condizioni di fragilità».
A non mancare, come sempre, un pensiero per Papa Francesco. «Desideriamo dedicare idealmente questa seconda clinica del programma giubilare a Papa Francesco, con il quale a gennaio abbiamo avuto l’onore di condividere la nostra iniziativa —dice Andrea Rendina, Segretario Generale Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia –. Le sue parole ci hanno ispirato a portarla avanti con rinnovata sobrietà e spirito di solidarietà».
Il programma delle Giornate della Vista sta portando risultati straordinari e tangibili: oltre mille persone hanno già ricevuto un occhiale e quattrocento sono state indirizzate verso accertamenti clinici. «Siamo profondamente felici di contribuire a migliorare la vista di tanti, perché vedere meglio significa anche vivere meglio», conclude Rendina.

di Lavinia Sdoga 

Il Giubileo di famiglie, bambini e anziani: generazioni in cammino

Il Giubileo di famiglie, bambini e anziani: generazioni in cammino

Nonni, genitori e bambini si ritroveranno fianco a fianco per un evento unico: il Giubileo dedicato alle famiglie, ai bambini e agli anziani. Da venerdì 30 maggio a domenica 1° giugno, Roma si trasformerà in un grande abbraccio intergenerazionale, con oltre 60.000 fedeli provenienti da ogni angolo del mondo pronti a condividere testimonianze, emozioni e momenti di preghiera.

La città ospiterà iniziative nelle piazze, incontri tematici e la tradizionale messa con il Papa in piazza San Pietro, un momento speciale di fede e unità. Sarà una celebrazione di legami familiari, un invito a riflettere sull’importanza della salute, dell’affetto e della solidarietà tra le generazioni.

Il valore della famiglia nella salute

La famiglia non è solo un punto di riferimento affettivo, ma anche il primo luogo dove si impara a volersi bene e a prendersi cura di sé e degli altri. È nella famiglia che si trasmettono i valori di uno stile di vita sano: mangiare bene, muoversi di più, sostenersi nei momenti di difficoltà. Bambini e genitori possono imparare insieme a prevenire le malattie, mentre i nonni portano con sé la saggezza di chi ha già affrontato tante sfide.

Bambini: crescere sani fin da piccoli

I bambini hanno bisogno di movimento, gioco, attività all’aria aperta, ma anche di cure affettuose e di buone abitudini a tavola e nella vita quotidiana. La famiglia è il luogo dove queste abitudini si formano. Il Giubileo è l’occasione per ricordare che la salute dei più piccoli dipende anche dal tempo che trascorriamo con loro, insegnandogli l’importanza dell’equilibrio tra corpo e mente.

Anziani: la salute come dono prezioso

Per i nonni e gli anziani, la salute è la chiave per mantenere autonomia e qualità di vita. La famiglia può diventare la rete di sostegno che aiuta a vivere meglio, a prevenire la solitudine e a motivarsi a restare attivi e impegnati. Il Giubileo ci invita a riscoprire la bellezza di questi legami e a fare della cura reciproca un atto d’amore.

Il Giubileo come ponte tra le generazioni

Le giornate del Giubileo dedicate alle famiglie, ai bambini e agli anziani ci ricordano che la salute è un bene che si costruisce insieme, giorno dopo giorno. È un invito a camminare fianco a fianco: i più piccoli, i genitori e i nonni, uniti dalla stessa voglia di stare bene e di volersi bene.

La chiave di lettura: la salute come eredità familiare

La salute non si eredita solo nei geni, ma anche negli stili di vita, nei gesti quotidiani, nelle scelte di ogni giorno. Il Giubileo ci ricorda che ogni famiglia può diventare un cantiere di salute, un luogo dove bambini, adulti e anziani imparano a volersi bene e a costruire insieme un futuro più sano.

Il programma del week-end

Il programma di sabato 31 maggio prevede in mattinata momenti di animazione nelle piazze della città, una catechesi sul tema dell’anzianità nella basilica di Santa Maria in Trastevere e il convegno tematico “Il Family Global Compact e la rete internazionale di associazioni famigliari” presso l’università Lumsa. Dalle 18.30 alle 20, piazza San Giovanni in Laterano ospiterà la “Festa della Famiglia”, con la recita del Rosario a chiusura del mese mariano. Anche nella giornata di sabato sarà possibile effettuare il pellegrinaggio alla porta santa e ricevere il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari.

Il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani si concluderà domenica 1° giugno con la tradizionale messa presieduta dal pontefice o da un suo delegato. L’ingresso in piazza San Pietro sarà totalmente gratuito e non richiederà alcun tipo di biglietto.

E’ morto il Papa: Giubileo alla prova del “lutto sociale”

La notizia della morte del Papa ha scosso profondamente non solo la Chiesa, ma anche milioni di persone in tutto il mondo. In un momento in cui Roma sta accogliendo i pellegrini del Giubileo, questo evento epocale ci invita a rallentare, riflettere e ripensare il significato più profondo di questo Anno Santo.

Un lutto collettivo che ci riguarda tutti

La scomparsa di una figura così centrale per la spiritualità e la comunità internazionale ha un impatto che va oltre la religione. Si parla di “lutto sociale” quando una perdita coinvolge emotivamente un’intera collettività, e la morte del Pontefice rientra pienamente in questa dinamica. In questi momenti, è normale sentirsi spaesati, tristi, vulnerabili. Accogliere queste emozioni è il primo passo per prendersi cura del proprio benessere.

Il Giubileo come spazio di guarigione

In un tempo ferito dal lutto, il Giubileo può diventare un’occasione ancora più potente per ritrovare sé stessi. I cammini spirituali, i luoghi di silenzio e meditazione, l’incontro con gli altri diventano strumenti di guarigione profonda, anche interiore. Visitare una basilica, partecipare a una messa commemorativa o semplicemente camminare in silenzio nei luoghi simbolici può avere un effetto benefico sulla salute mentale e sul benessere globale.

Prendersi cura del corpo, ascoltare lo spirito

In questi giorni carichi di emozione, è importante rallentare e ascoltarsi. Il dolore, se non riconosciuto, può avere ricadute sul sonno, sull’alimentazione, sull’equilibrio emotivo. Il messaggio del Giubileo ci ricorda che la salvezza e la salute camminano insieme: corpo e anima si parlano, si sostengono a vicenda.

Come affrontare questo momento soprattutto se si è fatta tanta strada per vivere questo evento? Camminate consapevoli nei luoghi del Giubileo, momenti di silenzio personale, alimentazione leggera e nutriente, meditazione o preghiera, partecipazione a eventi commemorativi possono aiutare ad attraversare il lutto in modo sano e costruttivo.

Un tempo sospeso, ma non fermo

È probabile che nei prossimi giorni il calendario giubilare subisca delle variazioni: cerimonie sospese, momenti di raccoglimento straordinari, eventi dedicati alla memoria del Papa. Ma il Giubileo non si ferma: si trasforma in uno spazio di riflessione collettiva, ancora più vicino allo spirito originario del pellegrinaggio e della riconciliazione.

Il valore della fragilità 

Questo lutto ci invita a riscoprire la dimensione più umana e fragile della nostra esperienza. Il Giubileo può accompagnarci proprio qui: dove ci si prende cura di sé, si onora la memoria e si costruisce — anche nel dolore — un cammino verso la luce.

“Caro Francesco, fatti ricoverare con noi. Guarda che bel panorama, c’è pure casa tua”

“Caro Francesco, fatti ricoverare con noi. Guarda che bel panorama, c’è pure casa tua”

I disegni con messaggi, consigli e poesie dei piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per Papa Francesco

“Caro Papa ti consiglio di leggere tanti libri” suggerisce Eugenio. “Caro Papa ti consiglio di farti regalare una playstation” scrive invece Alex. I piccoli pazienti del Bambino Gesù hanno realizzato tanti disegni con i ‘consigli’ su come trascorrere il tempo rivolti a Papa Francesco che, come loro, è ricoverato in ospedale da settimane. Tra i suggerimenti, anche quello di farsi curare insieme ai più piccoli al Bambino Gesù, ospedale sul colle del Gianicolo da cui si vede la cupola di San Pietro: “Caro Francesco, fatti ricoverare al nostro ospedale… guarda che bel panorama! C’è pure casa tua” scrive Giulia.

Non solo consigli, ma anche messaggi di vicinanza per una pronta guarigione. “La mia preghiera per te” recita il disegno di Nico. E ancora “Caro papa Francesco, preghiamo per te affinché il tuo ricovero sia più lieve” scrivono mamma Olga e Alessandro. “Io e te insieme”, nel suo disegno Claudia tiene la mano a Papa Francesco.

Giulia, Eugenio, Evelina, Aldo, Amelia, Sofia, Alex e Nicole, invece, dedicano al pontefice una poesia: “Il papa in ospedale, ci fa stare tutti male, lo pensiamo poverino, che si sente malatino. Con affetto gli diciamo, forza Francesco per te preghiamo”.

In 25mila da tutto il mondo per il Giubileo del Mondo del Volontariato

In 25mila da tutto il mondo per il Giubileo del Mondo del Volontariato

Sabato 8 e domenica 9 marzo si svolge il quinto dei grandi eventi giubilari, quello dedicato al mondo del Volontariato, che richiamerà a Roma circa 25.000 pellegrini, provenienti da oltre 100 Paesi del mondo. Tra questi, per citarne solo i più rappresentati, quasi 15mila volontari, provengono dall’Italia. In 124 arriveranno dalla Spagna, 123 dagli Stati Uniti, 85 dal Brasile, poi gruppi numerosi saranno presenti anche dalla Polonia, dall’Argentina, dal Messico, dalla Colombia, e ci saranno anche rappresentanze provenienti da Paesi come Australia, Cile, Ecuador, India.

Sabato 8 marzo, i pellegrini, che rappresenteranno a Roma moltissime associazioni, gruppi, Onlus, organizzazioni di volontariato da tutto il mondo, avranno l’occasione di vivere, tra le ore 8.00 e le 17.00, il loro pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro e la possibilità di ricevere il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari.

Dalle ore 15.00 alle 18.00, si terranno i “Dialoghi con la città”, incontri di carattere culturale, artistico e spirituale, in varie piazze di Roma. A piazza Risorgimento, la fondazione Focsiv proporrà attività di sensibilizzazione sul volontariato e animerà la piazza, con i propri volontari, coinvolgendo grandi e piccoli. Anche il Movimento per la Vita, nell’area del Lungotevere Vaticano (altezza Ponte Vittorio Emanuele II/ San Pio X), dalle 13.00 alle 17.00 farà conoscere le proprie iniziative, proporrà attività di animazione per bambini e coinvolgerà i presenti con le testimonianze di alcune mamme. All’interno della Basilica di San Salvatore in Lauro, la Protezione Civile farà conoscere il servizio che svolge nelle città italiane, e le Misericordie, all’esterno della medesima Basilica, offriranno prestazioni di prevenzione sanitaria. In piazza della Chiesa nuova, sarà presente Shelterbox Italia Onlus, che allestirà nell’area una tenda, simbolo delle loro attività nel mondo, all’interno della quale offriranno materiale informativo. A piazza Sant’Ignazio, i volontari dell’Aps Il Sorriso sensibilizzeranno i visitatori sui progetti che l’associazione svolge, coinvolgendo con l’animazione anche i bambini. Infine i volontari dell’IAD Bambini Ancora intratterranno i più piccoli con laboratori artistici e palloncini, e coinvolgeranno i genitori con tavole rotonde sulle loro tematiche. Il CSV Lazio e il Forum del Terzo Settore Lazio, invece, per la due giorni del Giubileo dei volontari, ha promosso l’apertura straordinaria delle sedi di una decina di Associazioni, per accogliere i pellegrini con iniziative di sensibilizzazione e animazione.

Domenica 9 marzo, invece, alle ore 10.30, S. Em.za il Cardinale Michael Czerny S.I., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, presiederà la Celebrazione eucaristica in piazza San Pietro, e leggerà l’omelia che il Santo Padre aveva pensato per questo evento. Per partecipare alla Celebrazione Eucaristica non occorre biglietto.

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